20150302 - comunicato stampa
L'edificazione del Golfo Agricolo e di altre aree non potrà aver luogo.
Il TAR della Lombardia con una sentenza "storica" ha bocciato il PGT del Comune di Segrate, stabilendo che il progetto di utilizzare tutto il verde residuo del nostro territorio comunale per costruirvi sopra centinaia di palazzi e portare la popolazione della città da 35.000 a 50.000, era irragionevole e per giunta mal fatto.
Segrate Nostra non può che essere felice di questa sentenza, avendo sostenuto fin dall'inizio il ricorso dei cittadini segratesi, sia economicamente sia con l'azione politica dei propri consiglieri comunali; restano tuttavia alcune considerazioni e interrogativi che non possiamo non porre.
Una prima considerazione: chi ha fatto un pasticcio del genere, chi l'ha sostenuto per una decina di anni ignorando proteste e contestazioni, chi vi ha dilapidato un enorme dispendio di energie (in soldi dei segratesi ed ore di lavoro dei dipendenti comunali) in una qualsiasi situazione lavorativa verrebbe mandato a casa. Subito.
E pensare che cinque consiglieri comunali, compresi i due rappresentanti di Segrate Nostra, Paolo Micheli e Gianfranco Rosa, sono stati querelati dal Sindaco Alessandrini per aver messo in guardia il Consiglio comunale dall'avvallare scelte che oggi anche il TAR stabilisce essere illegittime...
Ma la sentenza pone anche un interrogativo: e adesso... chi paga il conto?
Il bilancio 2015 approvato pochi giorni prima della sentenza prevede entrate che certamente non si realizzeranno più: esse sono rappresentate da gran parte degli oneri di urbanizzazione, previsti in bilancio in una quantità mai realizzata prima, e dall'IMU sui terreni edificabili che potrebbe dimezzarsi, visto che buona parte dei terreni interessati sono stati restituiti dalla sentenza ad uso agricolo.
Sulla spesa corrente di circa 30 milioni potrebbero essere almeno 5 quelli che mancheranno all'appello. Più di quanto avrebbe realizzato la Tasi che una manovra preelettorale ha fatto azzerare proprio nel bilancio di quest'anno.
E non finisce qui: vi saranno poi le spese per i contenziosi che si apriranno; ci saranno le richieste di danni di chi, fidando in questa maggioranza di centro destra innamorata del mattone, ha investito nei progetti immobiliari con studi, piantumazioni, sospensione dell'attività agricola, pagamento dell'IMU; ci saranno insomma conseguenze per molti anni a venire.
Segrate Nostra, che da quando è scesa in campo nel 2009 è stata l'ininterrotta coscienza critica per la difesa del territorio e contro il consumo di suolo, chiede questo agli elettori segratesi: a maggio mandiamo a casa i responsabili di questo pasticcio. Per sempre.
Segrate, 2 marzo 2015
Gianluca Poldi Portavoce di Segrate Nostra
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20150217 - comunicato stampa
Governare una città significa pensare non solo al suo presente, ma anche al suo futuro: bisogna avere una visione sia sul breve che sul lungo termine.
La visione di Segrate dell'attuale maggioranza è mostrata a tutti chiaramente con l'approvazione dello strumento di pianificazione del territorio, il PGT, in cui ha previsto di far costruire su tutti gli spazi verdi residui e aree agricole e portare così Segrate dagli attuali 35.000 abitanti a ben oltre 50.000. In più, le numerose aree commerciali costruite o in via di costruzione. Più un pezzo d'autostrada (BreBeMi) che attraversa Segrate senza adeguate opere di mitigazione, più l'assedio dei quartieri (Milano 2 tra gli ultimi) con nuovi centri commerciali e capannoni.
Il tutto condito dal lentissimo completamento delle piste ciclabili, improbabili piantumazioni alberi di alto fusto negli spartitraffico della Cassanese (mantenuti dalle tasse dei cittadini) e qualche promessa di parco.
La qualità della vita attuale, forse un po' migliorata rispetto a qualche anno fa, non sarà tale, purtroppo, tra 5 o 10 anni: è dimostrato da ricerche e da molte realtà occidentali che investire nel mattone, nell'incremento di popolazione e nel commerciale non produce benefici reali per la popolazione, non produce reddito diffuso, complica il traffico, aumenta i tempi di percorrenza e neppure produce sufficienti posti di lavoro sul territorio. Ciò porta tutt'al più qualche piccola comodità per la spesa sotto casa, in auto.
Noi abbiamo per cinque anni combattuto strenuamente dai banchi della minoranza con questo modo antiquato di intendere il territorio e la politica, i cui effetti non tardano ad arrivare.
E' tempo di futuro a Segrate, è davvero tempo di cambiare.
La nostra città ha tutte le risorse in termini di idee, di persone, di localizzazione, di infrastrutture, per diventare una piccola città modello alle porte di Milano.
Se dovessimo condensare in tre parole chiave il nostro pensiero: il futuro significa cultura, territorio, lavoro. E su tutto, sempre massima trasparenza e partecipazione dei cittadini nelle scelte più importanti che riguardano da vicino il loro ambiente e la loro vita.
Questi sono i punti di forza del nostro programma di lista civica che presenta il candidato sindaco, Paolo Micheli:
CULTURA significa formare un'attenzione verso educazione, ricerca, istruzione, aggregazione, accessibilità, multi- e inter-culturalità, coinvolgimento delle migliori esperienze e pratiche dentro e fuori Segrate. E in questo contesto, non in modo estemporaneo e casuale ma sostanziale e vitale: musica, teatro, letteratura, arte, scienza.
Massima sinergia con le scuole. E insieme legalità, ascolto e trasparenza dei processi. Solo facendo crescere con attenzione gli adulti di domani si può prospettare un futuro migliore.
TERRITORIO per noi vuol dire valorizzare un insieme articolato di ambiti e temi che ci riguardano da vicino: qualità della vita, ambiente, ecologia, energie rinnovabili, sicurezza, connettività (mobilità, viabilità), servizi (sociali, sportivi, abitativi...), associazioni, volontariato, parrocchie. E ovviamente un nostro punto fermo: la difesa delle aree verdi superstiti, la promozione del recupero di edifici dismessi anziché la costruzione di nuovi, la garanzia dei servizi ai nuovi quartieri, in primis l'area della stazione (oggi ancora indecorosa) - Segrate Village - e della ex-Boffalora.
LAVORO per noi e per i nostri figli, significa attivare tutte le potenzialità di una città: puntare verso il domani è costruire già oggi un territorio ospitale per le imprese più dinamiche e costruire insieme un futuro e un presente di occupazione. Non si è fatto nulla di serio per attrarre le piccole e medie imprese tramite servizi e agevolazioni, nulla per fare di Segrate un luogo modello per l'innovazione tecnologica e per la ricerca. C'è molto da fare e ciò spesso viene dalle forze dinamiche e propositive esterne ai partiti.
Al centro di una città, di un luogo, non possono che esserci le persone, quelle che ci vivono e quelle che lo attraversano.
Il futuro: dalla vecchia logica del connettere i quartieri tramite il cemento (occupazione del suolo) alla logica del connettere le persone attraverso educazione, cultura e innovazione.
Puntiamo a fare di Segrate un territorio guida per la Città Metropolitana e uno dei migliori esempi amministrativi a livello nazionale.
Segrate, 17 febbraio 2015
Gianluca Poldi
Portavoce di Segrate Nostra |
20150209 - comunicato stampa
Uno degli eventi più importanti del 2014 per il Comune di Segrate è stata la chiusura della lunga e travagliata vicenda giudiziaria dei T-RED con l'assoluzione del sindaco e dei funzionari comunali coinvolti. Condannati invece in primo grado per turbativa d'asta un responsabile della ditta che commercializzava l'apparecchiatura e un responsabile della ditta che li aveva installati. Su tutto ormai pende l'archiviazione per prescrizione.
Chiusa la vicenda giudiziaria e preso atto dei commenti (soddisfazione, sollievo e recriminazione per la "gogna" mediatica) degli interessati, pensiamo che si debbano definire gli aspetti "storici" e il giudizio politico sulla vicenda.
Per quanto riguarda la storia, ad esempio, è tempo di far luce sui numeri: quante furono le multe (i verbali), quanto poteva essere incassato e quanto è stato effettivamente incassato...
Finora chiarezza su questo non c'è stata. Nel 2010 in consiglio comunale le minoranze chiesero informazioni sulla vicenda ma il sindaco non rispose adducendo che i fatti erano al momento "oggetto di procedimento penale pendente." Ora che la vicenda penale è terminata, i numeri li abbiamo richiesti e stavolta abbiamo avuto delle risposte.
Tra il 16 novembre 2006, quando i T-RED furono attivati su cinque incroci della Cassanese, e l'11 ottobre 2007, quando la Guardia di Finanza li sequestrò, furono emessi
34.617 verbali.
Gran parte dei verbali furono emessi nei primi mesi; inizialmente i veicoli multati furono 300/400 al giorno; dopo le prime piogge di contestazioni e la diffusione della notizia, le violazioni iniziarono a diminuire e al momento del sequestro quasi tutti avevano imparato ad evitare il "vampiro rosso": I T-RED colpirono soprattutto (per oltredue terzi dei verbali) al doppio semaforo dell'incrocio Cassanese / Monzese, dove la foto veniva scattata sul passaggio a fine incrocio.
Il totale delle sanzioni di tutti quei verbali avrebbe potuto essere di
cinque milioni e duecentosettantaseimila euro.
In realtà oltre ottomila verbali NON sono stati pagati; in gran parte, circa seimila, sono stati sospesi e ormai accolti per "silenzio assenso" dopo il ricorso al Prefetto promosso e sostenuto da un comitato civico; alcune decine sono ancora oggi in attesa di sentenza.
Il totale delle sanzioni incassate non ci è stato precisato; sono stati rendicontati certamente ai T-RED € 3.017.651,43; inoltre sono stati incassati altri €1.306.807,19 a fronte di circa ottomilatrecento verbali messi a ruolo senza distinzione tra incassi per i T-RED o altri. Si può stimare che i T-RED abbiamo fruttato al comune di Segrate circa
quattro milioni di euro.
Il sindaco Alessandrini ha sempre sostenuto che non era sua intenzione fare cassa ma solo mettere in sicurezza i pericolosi incroci della Cassanese.
I numeri raccontano un'altra storia. I T-RED all'inizio fruttavano fino 50.000 euro al giorno, sborsati in gran parte da tranquilli pendolari, in maggioranza segratesi. Le entrate correnti del comune di Segrate si aggirano sui trenta milioni di euro all'anno. Cinque milioni in più in pochi mesi sarebbero stati una festa per le finanze comunali e quello che in effetti è entrato in cassa rappresenta all'incirca un anno extra di una tassa comunale come la Tasi.
Come è possibile che un sindaco, che dovrebbe amare la sua città e rispettare i suoi elettori, abbia potuto tranquillamente trasformarsi in un esattore che si è arricchito con contestazioni documentate su qualche frazione di secondo o qualche centimetro in più o in meno?
L'atteggiamento del sindaco nella vicenda dei T-RED è stato tutt'altro che "amichevole". Dopo aver constatato, fin dai primi giorni, i numeri di ciò che stava accadendo, Alessandrini avrebbe potuto, e secondo noi dovuto, prendere iniziative per ridurre un effetto così impattante sulle tasche dei cittadini, senza parlare dei punti della patente perduti e dei danni professionali di non pochi autotrasportatori.
Assistere senza intervenire, difendere la scelta e le modalità, dire che la colpa era dell'indisciplina dei multati sarà stato tecnicamente e giuridicamente corretto, ma secondo noi non è stato un bel comportamento da parte di un sindaco.
Adesso che la vicenda è chiusa, Alessandrini un bel gesto dovrebbe finalmente farlo. Scusarsi.
Segrate, 9 febbraio 2015
Gianluca Poldi Portavoce di Segrate Nostra |
20150131 - comunicato stampa
Mancano poco più di tre mesi alle elezioni e il sindaco Alessandrini ha lanciato uno sprint di fine legislatura con l'intento di lasciare dietro di sé la maggior compromissione possibile del territorio comunale.
Il 18 e il 19 dicembre la giunta ha approvato due versioni della nuova convenzione Redecesio Est. Il 23 dicembre ha approvato l'intervento ADP1 a Novegro (parcheggi per oltre 4000 posti). La scorsa settimana la giunta ha approvato il progetto del centro commerciale "Aeroplanino", cedendo terreno comunale ad un privato per rendere completamente edificabile il grande triangolo verde che c'è all'inizio di Via F.lle Cervi, di fronte al rondò della Cassanese (quello con al centro il piccolo aeroplano arancione) e alla moschea.
Questa settimana invece è ripartito il progetto del mega quartiere sull'area Boffalora; all'immobiliare italiana Vegagest è subentrato un gruppo tedesco che puntando sull'alta qualità residenziale e su straordinari risparmi energetici, utilizzerà comunque l'intera aerea alla faccia dei corridoi ecologici richiesti dalla normativa regionale e previsti nel PGT.
E settimana prossima cosa approverà la Giunta? Quale altro mattone arriverà correndo per evitare di incappare in un nuovo sindaco e una nuova maggioranza molto più attenti alla difesa del territorio e alla salvaguardia del suolo?
Noi riteniamo che a tre mesi dalle elezioni queste decisioni dell'ultimo minuto siano un gesto per niente corretto nei confronti degli elettori che potrebbero aver già deciso che la nostra città deve cambiare pagina.
Segrate Nostra ha depositato una mozione con la quale il Consiglio Comunale chiederà al sindaco e giunta di dedicarsi da oggi fino alle elezioni solo alle cose urgenti e all'ordinaria amministrazione, lasciando, per le decisioni urbanistiche, la parola ai cittadini elettori.
Segrate, 31 gennaio 2015
Gianluca Poldi
Portavoce di Segrate Nostra |
20141210 - comunicato stampa
10 dicembre, ore 9 del mattino: i pendolari scendono dal passante a Segrate e si dirigono verso il "Ponte degli Specchietti" per attraversarlo verso le aziende situate a San Felice. Sono parecchie decine ad ogni treno e sono gli utenti tipici del ponte nell'orario di entrata e uscita dal lavoro.
Sono abituati ai disagi nell'ultimo tratto del loro viaggio: la sparizione dell'attraversamento verso San Felice, la scalata del nuovo ponte ciclopedonale sulla Rivoltana, gli ascensori rotti e vandalizzati ogni settimana, le feci di cane sul ponte, e la spazzatura da dribblare.
Ma questa mattina un nuovo elemento rende il loro viaggio impervio: ghiaccio e brina ghiacciata hanno ricoperto il tratto finale della rampa a spirale del ponte.
Se non fosse drammatico ci si potrebbe immaginare una musichetta veloce come nei film di Chaplin: le persone scivolano, inciampano, si aggrappano alla balaustra e si scontrano tra di loro; una mamma con bici a mano su cui porta il proprio bimbo piccolo viene soccorsa da alcuni più cortesi che nonostante la difficoltà le porgono una mano. La brina è su tutte le rampe di accesso (rettilinee e a chiocciola) e non si può contare sugli ascensori perché entrambi sono rotti.
Le previsioni avevano avvisato dell'arrivo del gelo: allora perché il Comune non ha preventivamente sparso sabbia e sale? In fondo accade tutti gli anni che si formi ghiaccio sul ponte. Pare non sia ancora arrivato il materiale per mettere in sicurezza il ponte; si vede che in Comune non erano certi che a dicembre arrivasse il freddo quest'anno, e non si sono mossi per tempo.
Ma, in fondo, sono solo i pendolari a usare il ponte nelle ore fredde, nemmeno Segratesi per lo più, e si lamentano poco, non chiamano mai a segnalare il degrado del ponte. Lo subiscono.
Segrate, 10 dicembre 2014
Segrate Nostra |
20141127 - comunicato stampa
Il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare un regolamento dal titolo antico, quasi ottocentesco: "Regolamento per la concessione e gestione di aree pubbliche per attività dello spettacolo viaggiante".
In effetti è un bel po' che Segrate non ospita circhi o altre attrazioni temporanee, ma che mancasse il regolamento finora nessuno se n'era accorto.
La necessità è emersa quando si è trattato di inaugurare la giostra che dallo scorso agosto attende sul prato in Segrate Centro tra via Roma e Piazza San Francesco di mettersi a girare portando bambini sui cavallini, sul trenino e le automobiline. Luci, musica e piccole dosi di allegria.
La giostra arriva da un accordo tra la Giunta Comunale e lo società EPS che è stata autorizzata a costruire un piccolo centro commerciale (3600 mq) all'interno del Luna Park di Novegro. La convenzione con EPS ha previsto, tra varie altre cose, che EPS posasse e mettesse in funzione una giostra per bambini. L'area era stata indicata a maggio da una delibera di Giunta.
L'inaugurazione della giostra era attesa a settembre per la Festa Cittadina e invece... niente. All'ultimo momento il sindaco si è accorto, o gli è stato segnalato, che il regolamento che consentiva di autorizzare la piccola attività, non c'è, o se ne è persa traccia durante i passati traslochi degli uffici comunali.
Potevano accorgersene prima, vien da dire. Peccato veniale: tutti noi paghiamo prezzi alla complessità storica della nostra legislazione. Per cui viene proposto il regolamento. A prima lettura, sembra ben pensato: prevede che vengano individuate aree attrezzate, tempi e modi delle attività e per la presentazione delle richieste si prevede chi abbia la precedenza se più giostrai chiedono la stesso spazio per lo stesso periodo.
Ma, nascosta in due articoli, ecco l'eccezione: la Giunta, "per motivato interesse pubblico" può decidere di dare la precedenza anche all'ultimo arrivato.
Chi stabilisce qual è un motivato interesse pubblico? La Giunta stessa. Cosa può fare chi non è d'accordo? Può rivolgersi al TAR e aspettare, senza fretta, una sentenza di secondo o terzo grado.
Il regolamento per gli spettacoli viaggianti non è la cosa più importante del mondo, ma la trasparenza della pubblica amministrazione, lo è, almeno secondo noi.
Basta con le scelte opache, la possibilità di scegliere tra l'amico e l'antipatico, tra chi ti aiuta o chi ti osteggia. La trasparenza della cosa pubblica è senz'altro un modo per far riavvicinare alla politica i molti cittadini delusi ed arrabbiati.
Segrate Nostra ha presentato su questo regolamento alcuni emendamenti. Trasparenti.
Segrate, 27 novembre 2014
Gianluca Poldi Portavoce di Segrate Nostra |
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