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Tregarezzo è un simbolo PDF Stampa E-mail

20130704 - Comunicato stampa

Il presente di Tregarezzo è il traffico impazzito a causa dei lavori sulla Rivoltana. Il futuro di Tregarezzo sarà il traffico pesante indotto dalla Bre.Be.Mi che passerà a pochi metri dalle case con l'unica salvaguardia di una barriera antirumore.
Ben diverso avrebbe dovuto essere il destino della più piccola, ma antica, frazione di Segrate, se le promesse venissero mantenute.
Era infatti il primo punto delle promesse elettorali del Sindaco e della sua maggioranza: “interramento della Bre.Be.Mi. a salvaguardia di Tregarezzo”. Bastarono pochi mesi per stabilire che non era possibile: troppo costoso!
A Tregarezzo fu poi promessa la delocalizzazione per gli abitanti della frazione: case nuove nella zona di Segrate Village. Nemmeno tempo di capire come e quando, che venne comunicato che non c'erano fondi sufficienti nemmeno per questa soluzione.
Tregarezzo è quindi il simbolo di una amministrazione che è stata veloce ed efficiente nel programmare l'urbanizzazione di tutto il nostro territorio, ma gravemente incapace nel salvaguardare la vivibilità della città, sia intorno alla Rivoltana che intorno alla Cassanese.
Per questo Segrate Nostra aderisce con decisione alla iniziativa promossa dai circoli PD di Segrate e Pioltello ed invita a parteciparvi:

sabato 6 luglio alle ore 15.00, davanti a Tregarezzo

Il consigliere regionale Paolo Micheli ha preparato una interrogazione urgente all'assessore regionale alla Mobilità, Maurizio Del Tenno, perché riferisca su cosa intende fare la Regione a fronte del disastro viabilistico di Segrate, nel quale la Regione, quale ente promotore dell'accordo di programma, ha compiti diretti di controllo tecnico oltre che di responsabilità politica.

Segrate Nostra

 
L'ultimo prato PDF Stampa E-mail

20130603 - Comunicato stampa

E' esagerato definire la lottizzazione Secomind: uno scandalo? Ricordiamo come è andata.

Con tre delibere tra il luglio 2013 e lo scorso aprile, la Giunta Comunale ha reso edificabile un'area al confine con Milano, a due passi dall'Istituto Sacro Cuore. Un'area che invece il PGT approvato dal Consiglio Comunale aveva classificato tra le Aree a verde di riqualificazione ecologica. La Giunta stabilisce di trasferire proprio in una di queste aree un quarto della volumetria prevista nell'area di Centroparco. E perché proprio lì, sulla Cassanese? Perché (lo dice la Giunta) le altre Aree sono protette dal Parco Agricolo Sud Milano o sono sotto vincolo cimiteriale o sono adiacenti al Parco Lambro. Rimane solo quello, l'ultimo prato di Segrate, che viene destinato ad ospitare un centro commerciale da 25.000 mq con un parcheggio di un migliaio di posti macchina.

La tangenzialina di Redecesio ha un percorso che impedisce di sfruttare al meglio l'area? Il rimedio c'è: viene previsto di cambiare il percorso, in sconto oneri, cioè, in pratica, facendo pagare a noi la nuova strada e rinunciando a fare entrare nelle casse comunali soldi utili per rifare le strade, sistemare i marciapiedi, ridipingere una scuola. Anche i parcheggi, che serviranno solo al centro commerciale, sono in sconto oneri.
Tutto questo è uno scandalo? Certamente è un'iniziativa che va combattuta da chi, come Segrate Nostra, è nata per difendere Segrate e ciò che resta delle sue aree verdi.

Per questo abbiamo presentato al Consiglio Comunale sette mozioni, tutte sulla vicenda Secomind.

Nella prima, la più importante, chiediamo che il Consiglio Comunale, compreso qualche componente della maggioranza, abbia un moto d'orgoglio e decida che la Giunta Comunale di Alessandrini non può prendersela anche con l'ultimo prato di Segrate facendosi beffe, con qualche cavillo, di ciò che il Consiglio Comunale aveva deciso.

Con le altre mozioni, che verranno discusse solo se la prima verrà respinta, cerchiamo di salvare il salvabile. Chiediamo che la nuova strada e i parcheggi vengano pagati dall'immobiliare e non dai cittadini. Chiediamo che la nuova strada abbia almeno una pista ciclabile. Chiediamo di venga sentito il parere della Commissione Paesaggio...

Chiediamo al Consiglio Comunale di dire almeno questa volta: basta, basta, basta a tutto questo cemento.

Segrate, 5 giugno 2013

Marco Italia
Segrate Nostra

 
L'eredità di Zanoli PDF Stampa E-mail

20130603 - Comunicato stampa

L'assessore Angelo Zanoli si è dimesso. Dapprima come consigliere comunale e presidente della Commissione Territorio, poi come Assessore all'Urbanistica è stato uno dei principali responsabili della gestione comunale del territorio. Lascia un Comune dove tutti i terreno agricoli verranno urbanizzati. Ha inventato la bufala del preverdissement per far digerire lo scempio che verrà fatto del Golfo Agricolo. Ha inventato la dislocazione di volumetria in Aree verdi di riqualificazione ecologica: proprio in questi giorni è in iter di approvazione il Piano Attuativo Secomind che prevede di spostare 25.000 mq di edificazioni da Centroparco (dove è difficile costruire perché per lo più è costituito da aree di cave ricolmate) ad un terreno che era rimasto verde, sul confine con Milano, a due passi dall'Istituto Sacro Cuore. Su un area che doveva servire da cuscinetto verde col comune di Milano verrà realizzato un centro commerciale con un parcheggio da un migliaio di posti.

Fa parte della eredità di Zanoli un regalo fatto dalla Giunta Comunale, sempre nell'ambito di Centroparco, alla società Holcim, proprietaria della cava e di terreni circostanti. Alla presentazione del piano complessivo di trasformazione dell'area del Centroparco, la Holcim chiese, con una osservazione al piano, che i suoi terreni edificabili venissero esentati dall'obbligo, previsto dal PGT per tutti i nuovi insediamenti, di prevedere che una parte delle nuove case provvedessero al fabbisogno di housing sociale (edilizia convenzionata, residenze per categorie socialmente deboli, residenze temporanee).

La Giunta, su proposta di Zanoli, si è prontamente adeguata alla richiesta della Holcim: "...l'eventuale necessità di risposta a fabbisogni acuti di edilizia sociale, soprattutto qualora rivolti a fasce di reddito estremamente deboli, dovrà essere fornita attraverso l'impiego di capacità edificatoria Comunale. Ciò anche e soprattutto in ragione del contenimento del costo di realizzazione di detti peculiari interventi. A detto fine le norme del piano vengono integrate e modificate" (Delibera della G.C. n. 133/2012, Allegato A, pag. 6).

Tradotto: la case di lusso le fa l'immobiliare. Alle case di edilizia popolare ci penserà il Comune.

Zanoli se ne è andato. Qualcuno lo rimpiangerà. La Holcim, per esempio.

Segrate, 3 giugno 2013

Marco Italia
Segrate Nostra

 
La vera eccellenza di Segrate: il consumo di suolo PDF Stampa E-mail

20130513 - Comunicato stampa

Sul sito della Provincia di Milano è apparso da poco uno schema che riassume i dati dei PGT approvati nel quadriennio 2009 - 2012.
Nella tabella, ove compaiono un'ottantina di comuni (fra i quali tutti quelli di grosse dimensioni), sono riportati in un paio di colonne i "consumi di suolo" previsti, sia in termini di percentuale rispetto alla dimensione del territorio sia in numero di metri quadri.

Appaiono così i comuni che nella colonna intitolata "nuovo consumo di suolo - mq" hanno un bello "zero", in quanto hanno deciso di non consumare più nemmeno un metro quadro di suolo verde: sono una decina, e dalle parti di Segrate troviamo Cernusco sul Naviglio, Paullo e Liscate. Nella tabella troviamo anche quattro comuni (Cesano Boscone, Parabiago, Boffalora e Busto Garolfo) che addirittura hanno recuperato suolo sottraendo aree edificabili al precedente PRG.
Tra i comuni virtuosi Cernusco è il più popoloso, dimostrando che anche in comuni importanti e inseriti in un area a forte tensione abitativa si possono fare scelte coraggiose.

E Segrate?

Il nostro comune mostra ancora una volta tutta la sua eccellenza: con 441.912 mq di consumo di suolo è il comune che nella provincia si aggiudica il titolo di vincitore morale nella gara di consumo del territorio.
Infatti solo il Comune di Milano supera Segrate, con 874.350 mq consumati; ma Milano ha una superficie di 182 Kmq, ovvero dieci volte più di Segrate che ha una superficie di soli 17 Kmq.
Meno bene va, in questa triste classifica, se guardiamo l'indice del consumo di suolo da PGT, dove Segrate si piazza sesta con "solo" il 69,77%, e poco vale la magra consolazione di battere i confinanti Cernusco (67,42%), Pioltello (50,03%) e Peschiera (40,42%).
Tutti naturalmente dietro a Milano, con il 71,36% di suolo consumato.

Il Premio Attila, conferito nel 2012 alla nostra amministrazione comunale dal WWF Martesana per l'urbanizzazione definita "selvaggia" espressa con l'approvazione del PGT, trova così nei dati della provincia di Milano una concreta conferma.
Segrate, 13 maggio 2013

Marco Italia
Segrate Nostra

Scarica la tabella con i dati

 
Eccoli i parchi PDF Stampa E-mail

20130507 - Comunicato stampa

alberiPoco più di un anno fa, il 12 febbraio 2012, una maggioranza di centro destra (Indipendenti, PDL, Lega e UDC) approvò il Piano del Governo del Territorio di Segrate, presentato dal Sindaco come una grande iniziativa di salvaguardia del verde e della bellezza di Segrate: "...criteri di assoluta eccellenza senza pari in tutta la Lombardia: minimo consumo del suolo, acquisizione a patrimonio pubblico del 70% delle aree private in trasformazione previo "preverdissement", ovvero piantumazione del totale delle stesse prima dell'avvio dei piani di attuazione". Mese dopo mese appare l'amara realtà. Dapprima i piani di realizzazione del "preverdissement" che, ad esempio, anticipano quel che diventerà il Golfo Agricolo: un serpentone di palazzoni con intorno un po' di verde comunale.

Ora la delibera della Giunta Comunale che lo scorso 24 aprile ha approvato il primo Piano Attuativo collegato all'area del Centroparco, ma che non è dentro il Centroparco; si va a realizzare un altro grande centro commerciale (25000 mq di edifici, un migliaio di posti macchina), su terreni che il PGT aveva lasciato agricoli tra l'area ex Cise e il confine con Milano.

Com'è possibile? Questa complessivamente la trovata di Alessandrini e Zanoli: si rende edificabile l'area di Centroparco, si autorizzano così 100.000 mq di edificazioni nonostante che in gran parte Centroparco non si possa costruire in quanto si tratta di vecchie cave e discariche ricolmate, con due righe nascoste dentro un paio di schede allegate al PGT si prevede che "Le linee guida dovranno anche prevedere le modalità e criteri di eventuali trasferimenti di volumetria all'esterno del perimetro dell'ambito" (PGT, all. A15, pag 80).

All'esterno, ma dove? La risposta della Giunta Comunale è: in una delle pochissime aree rimaste ancora agricole dopo la devastazione dei terreni agricoli prevista dal PGT. Questo in barba a quanto deciso dal Consiglio Comunale e in barba alle indicazione della Provincia che nel suo parere sul PGT in merito a Centroparco aveva scritto chiaramente che era esclusa "la possibilità di localizzare le eventuali volumetrie non ammesse a seguito della incompatibilità con gli aspetti di difesa del suolo nelle aree classificate come verde".

E il preverdissement, che fine ha fatto? Secondo la tanto sbandierata norma del PGT sul preverdissement, dei 150.000 mq dell'area soltanto 45.000 mq dovrebbero diventare edificabili e 105.000 mq (il 70%) dovrebbero diventare parco alberato (o aree di servizi) di proprietà comunale. Invece la convenzione con la Secomind srl che ha presentato il progetto di centro commerciale prevede che quest'ultima debba piantumare all'interno di Centroparco una superficie (da definire) di 75.000 mq. mentre l'area resa edificabile, come detto, è di circa 150.000 mq. I conti non tornano proprio.

L'assessore Zanoli, presentando la nuova lottizzazione in Commissione Territorio si è vantato di aver ottenuto che nel parcheggio del nuovo centro commerciale venissero piantati dei begli alberelli tra un posto macchina e l'altro. Una nuova eccellenza segratese: i parchiparcheggi.

7 maggio 2013

Marco Italia

Segrate Nostra

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Anche a Segrate tempi duri per le imprese PDF Stampa E-mail

Inizia finalmente in questi giorni il percorso per l'approvazione del bilancio 2013 che, senza fretta, arriverà a conclusione verso la fine di giugno; il primo passaggio avverrà questa settimana con l'approvazione da parte del Consiglio Comunale delle aliquote di alcuni tributi comunali: l'addizionale IRPEF e l'IMU.
Per l'IMU, in particolare, è previsto un significativo aumento delle aliquote a carico degli insediamenti produttivi.
Secondo noi questa non è una buona notizia, soprattutto perché, a leggere una recente inchiesta giornalistica, Segrate ha sempre una buona posizione in termini di attrattività per le imprese e c'è il rischio che gli aumenti agiscano da deterrente.
Perché allora aumentare il peso dei costi pubblici sugli imprenditori in un momento di così difficile che vede in tutto il Paese, e quindi anche a Segrate, la quotidiana chiusura di aziende grandi e piccole?
Perché non si cercano soluzioni alternative al continuo aumento dell'imposizione fiscale sui privati cittadini e sulle imprese, magari spingendo ancora di più sul risparmio e sul taglio delle spese a cui siamo magari abituati ma che, in questo periodo di crisi, dobbiamo cominciare a considerare un lusso?
Finirà che faremo la festa del vino in mezzo ai capannoni vuoti, e non sarà un bello spettacolo.

Marco Italia
Segretario di Segrate Nostra

 
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