Linate: voli sì, ma con giudizio |
20141020 - comunicato stampa Il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, l'1 ottobre scorso ha firmato un decreto che toglie i limiti che dal 2001 contenevano il numero dei voli da e per l'aeroporto di Linate. Il decreto fa riferimento alla necessità di semplificare l'accesso dei viaggiatori comunitari in previsione dell'imminente inizio di Expo 2015. Il Ministro nel comunicare la decisione di firmarlo ha tenuto a rassicurare sostenendo che il decreto non introduce particolari aumenti: rimane il tetto di 18 "movimenti orari" stabilito dall'Enac e non cambiano gli slot (le finestre temporali di decollo). Nel giro di pochi giorni un primo risultato c'è già stato: due compagnie aeree, Airberlin e Niki, hanno deciso di trasferire otto voli da Malpensa a Linate, che passerà quindi dagli attuali sei milioni di passeggeri annui a probabili sei milioni e mezzo. Probabilmente questo è solo l'inizio. Linate, aeroporto cittadino, è uno scalo che fa gola a molti e non si può escludere che vi saranno altre compagnie che sposteranno voli da Malpensa o ne imposteranno di nuovi, in modo che i voli dall'aerostazione segratese potrebbero raggiungere il massimo dei movimenti attualmente consentiti, cioè 18 l'ora. E noi segratesi siamo sotto i decolli, vittime dell'inquinamento acustico che ci accompagna in permanenza e che avvertiamo ogni giorno, mentre non percepiamo l'inquinamento atmosferico dovuto al forte consumo di cherosene degli aerei in decollo, ognuno dei quali inquina quanto centinaia di auto non catalizzate. Avere un aeroporto sotto casa può essere una comodità per i viaggiatori ma è un pericolo ambientale per tutta la comunità. Segrate, 20 ottobre 2014 Gianluca Poldi |