20130408 Comunicato stampa
I tifosi dell'Atalanta non ne abbiano a male, ma il mega centro commerciale che Antonio Percassi, presidente della squadra bergamasca, vuole assolutamente realizzare qui a Segrate, a noi proprio non piace. Soprattutto non ci piace il metodo con il quale operazioni di enorme interesse per il nostro territorio vengano decise dal solo Sindaco e avvallate da delibere della Giunta Comunale senza coinvolgere i rappresentanti eletti dai cittadini, cioè il Consiglio Comunale.
Una premessa. L'operazione centro commerciale riguarda tre aree del nostro territorio. Una a Novegro, destinata inizialmente a centro commerciale, ora a parcheggio. Una nell'area ex IBM di fronte a San Felice, anch'essa destinata inizialmente a centro commerciale, ora ad area residenziale. Infine la ex dogana, dove le aree commerciali previste altrove sono state alla fine trasferite e portate a 130.000 mq.
Con una delibera approvata dalla Giunta Comunale di Segrate il 21 dicembre 2012 è stato approvato l'aggiornamento del progetto del nuovo quartierino che sorgerà sull'area ex IBM, con tanto di prospetti di edifici residenziali, edifici a torre, ville, edifici commerciali, scuola materna, nido e scuola media. Inoltre si dà atto che la IBP di Percassi cede l'area alla Fintecna Immobiliare, la società statale proprietaria del terreno della Dogana. Infine si proroga la convenzione fino al 31 dicembre 2022, cioè tre anni e mezzo oltre la scadenza decennale inizialmente prevista. Motivazione: c'è la crisi, non si vende e non si costruisce.
A noi tutto questo non piace. Non ci piacciono le cose fatte sotto le feste, sempre con urgenza, di fatto senza adeguata trasparenza. Non ci piace che il Consiglio Comunale non venga informato e coinvolto su queste operazione che incideranno così profondamente sul nostro territorio. Abbiamo anche dubbi sugli aspetti formali dell'operazione. Ma su questo il consigliere regionale Paolo Micheli ha chiesto chiarimenti alla Direzione Urbanistica della Regione.
Segrate Nostra |
20130201 Comunicato stampa
“«Nell’attuazione del mandato del Sindaco: Segrate attenta all’ambiente» si colloca il ruolo della Commissione per il Paesaggio che agisce in funzione di un interesse collettivo”. Così iniziano le "Linee di indirizzo della Commissione comunale per il Paesaggio" istituita con due delibere di Giunta nel 2006 e nel 2009, di cui fanno parte cinque architetti esperti ambientali e che è presieduta da Enrico Hoffer, l'architetto che progettò la parte paesaggistica di Milano 2. Lo scorso novembre la Commissione ha presentato la propria attività in un convegno: “La costruzione del paesaggio urbano”. Verso la fine del convegno, Gianfranco Rosa di Segrate Nostra aveva domandato se fosse stato richiesto il parere della Commissione sui progetti di "preverdissement", cioè sulla piantumazione nelle zone che resteranno a verde nei terreni destinati alle prossime edificazioni, come il golfo agricolo tra Milano 2 e Rovagnasco. Enrico Hoffer in quell'occasione aveva risposto che la Commissione non era mai stata interpellata sul "preverdissement" e che, a suo parere, per quanto informalmente aveva potuto vedere e relativamente al solo comparto del golfo agricolo, quanto si stava realizzando era molto più simile ad un vivaio di piante che non ad un impianto di parco. Dal che derivava la sua perplessità su questo progetto. Dopo una tale rilevante opinione ci si sarebbe aspettata da parte dell'Amministrazione comunale qualche tipo di iniziativa ma, al momento, non ci sono notizie. Per questo Segrate Nostra presenterà prossimamente un'interrogazione al Sindaco ed eventualmente una mozione in Consiglio Comunale per chiarire le competenze della "Commissione comunale per il Paesaggio" anche in merito ai piani di "preverdissement".
1 febbraio 2013
Segrate Nostra |
20130126 Comunicato stampa
Marcello Dell'Utri lo ha fatto sapere chiaramente: tante grazie, ma a Segrate la Biblioteca di Via Senato non verrà. Il Sindaco è deluso e noi pure, soprattutto per come è stata gestita la vicenda che resterà agli atti con un unico documento: due righe a firma dell'ormai ex senatore datate 28 maggio 2012.
Segrate Nostra - pur perplessa sull'intera operazione - aveva a suo tempo suggerito di portare ad un livello più istituzionale la trattativa con la prestigiosa Fondazione Biblioteca di Via Senato, coinvolgendo il Settore Cultura della Regione Lombardia e il Sistema Bibliotecario Est Milano che, da noi interpellati, avevano dato la propria disponibilità. Forse, così facendo, le cose sarebbero andate diversamente.
Ma tant'è: ora gli spazi interni velocemente modificati per ospitare la Biblioteca presieduta da Dell'Utri dovranno essere ripensati.
Per questo Segrate Nostra propone all'Amministrazione comunale una soluzione. Come tutti sanno, la storica cartolibreria Mombelli di Segrate Centro ha chiuso l'attività; perché non riprendere il progetto di una libreria all'interno del Centro Culturale (ovviamente sentite le rappresentanze del commercio locale) in modo da avere un Centro sempre più vivo, con tanti servizi, che possa essere ancora meglio il "cuore di Segrate"?
26 gennaio 2013
Segrate Nostra |
20130105 Comunicato stampa
Ci avevamo provato per più di un anno a convincere il Sindaco e la sua maggioranza a rendere pubblici i propri redditi, le proprietà, le partecipazioni societarie. L'avevamo fatto fin dall'inizio del mandato perchè è nel programma elettorale di Segrate Nostra, perchè pensiamo che i cittadini abbiano diritto a questa visione trasparente di chi gestisce i soldi pubblici. Abbiamo presentato proposte di delibera e di regolamento, provato a convincere, a discutere. Niente: a questa timida maggioranza l'idea di rinunciare alla propria riservatezza non è andata giù. Nemmeno il buon esempio (ho pubblicato la mia scheda economica sul sito segratenostra.org) è servito a convincerli ad imitare chi era già obbligato per legge: deputati, senatori, ministri, consiglieri regionali e provinciali, consiglieri di comuni con più di 50.000 abitanti o capuoghi di provincia.
Adesso però è stata approvata una legge, la n. 213 del 7 dicembre 2012, recante “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali … “ che contiene un bellissimo articolo intitolato
Obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo
che prevede l'abbassamento a 15.000 abitanti del limite sopra il quale sindaco, assessori e consiglieri comunali di comuni devono rendere pubblici ogni anno e all'inizio e alla fine del mandato tutto questo:
i dati di reddito e di patrimonio con particolare riferimento ai redditi annualmente dichiarati; i beni immobili e mobili registrati posseduti; le partecipazioni in società quotate e non quotate; la consistenza degli investimenti in titoli obbligazionari, titoli di Stato, o in altre utilità finanziarie detenute anche tramite fondi di investimento, sicav o intestazioni fiduciarie.
Bene. Il regolamento è pronto da tempo. Occorre solo alzare la mano ed approvarlo.
Paolo Micheli - capogruppo consigliare Segrate Nostra |
20121222 Comunicato stampa
L'intervento immobiliare di REDEST (pubblicizzato come "Giardini Milano Life") riguarda un'area di circa 100.000 m2 posti tra il laghetto di Redecesio e l'area dell'ex dogana. Secondo quanto si legge sul PGT, è previsto che qui vengano realizzate nuove costruzioni per un totale di 46.600 m2, destinate ad alberghi (28.400 m2), uffici (1.000 m2) e abitazioni (17.200 m2). Circa il 20% delle abitazioni (3.333 m2) è riservato all'edilizia convenzionata, cioè alla realizzazione di appartamenti messi in vendita al costo prefissato di 2.150 € al m2 e riservati a famiglie segratesi con valore ISEE non superiore a 75.000 €.
Qual è il problema? Il solito: a Segrate come altrove l'edilizia subisce la crisi di tutta l'economia e la vendita delle case va a rilento anche per gli appartamenti a prezzo “calmierato”. Il risultato è che dopo un anno dal rilascio del permesso di costruire, secondo la proprietà sono stati prenotati solo 16 appartamenti “convenzionati”, pari a circa un quarto del totale. Considerato che buona parte delle famiglie segratesi ha un valore ISEE inferiore a 75.000 €, il flop dell'operazione è evidente; d'altra parte quanto accade non è una sorpresa considerato che Segrate è piena di case in vendita.
L'Immobiliare REDEST ha pertanto chiesto una modifica della convenzione: poter vendere gli appartamenti in edilizia convenzionata anche ai non segratesi che abbiano lo stesso limite ISEE ma ad un prezzo un po' più alto (2.250 € al m2), ottenuto sommando al prezzo base altri 100 € al m2 per "diritti di agenzia". Il Sindaco, l'assessore Zanoli e i loro sostenitori hanno deciso prontamente e senza alcuna contropartita di accontentare l'immobiliare e per questo nell'ultima riunione di Consiglio comunale hanno portato al voto una delibera che prevede quanto richiesto da REDEST.
Segrate Nostra è tra le forze politiche che a tutto questo hanno detto di no: lo ha detto a suo tempo in Commissione consiliare Territorio, lo ha detto con chiarezza nella discussione in Consiglio comunale il 19 dicembre e lo ha confermato col voto finale. Perfino la Lega Nord ha espresso le proprie perplessità, astenendosi.
Votare a favore dell'Immobiliare come ha fatto sorprendentemente il PD, portando oltretutto alcune argomentazioni assai discutibili ed altre facilmente confutabili, non ci è sembrata affatto una buona idea. Il fatto poi che chi costruisce sia CMB (Cooperativa Muratori e Braccianti - un colosso nel mondo delle cooperative), rende il voto favorevole dei consiglieri del Partito Democratico - con l'eccezione di Mongili, che ha abbandonato l'aula, e di Carrieri, assente - ancora più sconcertante.
22 dicembre 2012
Segrate Nostra |
20121206 Comunicato stampa
Tempi duri per le casse dei comuni, comprese quelle della ricca Segrate. Anche le entrate da oneri di urbanizzazione, un tempo sufficienti non solo a far quadrare il bilancio segratese ma anche a finanziare le grandi opere pubbliche degli ultimi anni, sono in picchiata. Colpa della crisi. Il Comune ha già fatto tagli sulle spese meno necessarie. Tuttavia per migliorare i conti si può anche lavorare sulle entrate. Vediamo un paio di casi. Il primo è il Tennis Club Marconi che ha in concessione per quarant'anni (scadenza 2030) 10.000 mq di terreno comunale nel Parco Alhambra sul quale ha realizzato un impianto sportivo con campi di tennis e calcetto. Nel 2030 il Comune diventerà proprietario della struttura, ma nel frattempo la concessionaria sta pagando un canone che inizialmente era 100.000 lire all'anno (meno di cinque euro al mese): davvero poco anche se è il canone è stato rivalutato ogni anno con l'inflazione. Secondo noi andrebbe aumentato. Però la trattativa potrebbe essere un po' complicata: la società è amministrata dall'assessore Angelo Zanoli. Il secondo caso è il capannone di proprietà comunale nella zona industriale Marconi, Per molti anni è stato affittato ad una officina concessionaria d'auto. Da molti mesi l'officina si è trasferita in un altro capannone a pochi metri mentre la struttura comunale ora sembra essere destinata ad ospitare un magazzino comunale e un gruppo di vigili del fuoco volontari. Nessuna entrata, solo costi per le casse comunali. Non saranno certo questi casi a far quadrare i conti ma, come si dice, da qualche parte bisogna pur cominciare e quindi abbiamo investito il Consiglio Comunale di queste due questioni con interrogazioni e mozioni.
6 dicembre 2012
Segrate Nostra |
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