Lunedì 12 luglio verrà presentata in Consiglio Comunale la mozione “Acqua pubblica” firmata dai consiglieri del PD. La mozione ha il convinto sostegno di altri gruppi consiliari, in particolare quelli di Segrate Nostra e Italia dei Valori che, come il PD, si sono fortemente impegnati nella raccolte di firme a sostegno di referendum abrogativi del decreto Ronchi che dispone il passaggio ai privati della gestione dell’acqua pubblica. Nella riunione preparatoria dei capigruppo consiliari c'è stato un atteggiamento a dir poco prudente da parte della maggioranza che ha chiesto di ritirare la mozione per poter approfondire l'argomento. Questa posizione è incomprensibile: il programma elettorale del Sindaco recita testualmente, nel capitolo 4 “Segrate attenta all'ambiente”: • valorizzare ulteriormente la risorsa acqua, oro blu di Segrate, facendone il vero e proprio motore dell’azione di tutela ambientale; • attivare, d’intesa con altri Comuni della Martesana, politiche di tutela e difesa del bene acqua inteso come bene pubblico, nel rispetto della normativa nazionale e regionale.
E, a togliere ogni dubbio su ciò che il Sindaco pensa a proposito, ecco l'estratto di una intervista da lui rilasciata in campagna elettorale: “Per quanto riguarda il recente decreto Ronchi, che dispone il passaggio ai privati della gestione dell’acqua pubblica, lei come si colloca e come intende agire?” “Sono contrario e faccio un discorso “campanilistico”: Segrate è una realtà di eccellenza e non vogliamo che l’efficienza del privato coinvolga determinati servizi pubblici. Nel momento in cui altri servizi pubblici, in altri luoghi, sono diventati “imprenditoriali”. non ci sono stati grandi vantaggi: un pubblico come il nostro è intelligente e dà un servizio efficiente, magari a volte perdendoci, ma facendo solo ed esclusivamente l’interesse dei cittadini. Non vogliamo che si perda un servizio pubblico, che l’acqua deve necessariamente avere...”
Quando si parla di cemento e di sfruttamento integrale del territorio, Sindaco e maggioranza continuano a ricordare che i cittadini hanno votato e approvato un programma. Perché questo non deve valere anche per l'acqua che è un bene altrettanto prezioso?
Segrate, 7 luglio 2010 Paolo Micheli www.segratenostra.org
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