Segrate è una città ricca. I grandi quartieri residenziali (Milano 2, San Felice) dettano questa impressione e la presenza di aziende di altissimo livello la rafforza. Ma non è solo un'impressione, è un dato di fatto: da molti anni la nostra città è costantemente nei primi posti della graduatoria dei comuni più ricchi d'Italia in base al reddito (imponibile Irpef) per abitante. A chi interessa, la graduatoria può essere facilmente trovata nell'archivio del Sole 24 Ore e altrove.
Non solo: Segrate, che appare costantemente tra i primi dieci e in passato è stata anche sul podio, cioè tra i primi tre comuni più ricchi, è anche la più popolosa del vertice di questa graduatoria: gli altri comuni, tutti del nord Italia, hanno meno abitanti. Quindi queste caratteristiche, la popolazione, l'alto reddito per abitante, la presenza di grandi prestigiose aziende delineano una città che dispone di una capacità contributiva, diciamo, ragguardevole. Ma i servizi pubblici, quelli comunali in particolare, di cui dispongono i cittadini segratesi sono all'altezza della loro capacità contributiva? In altre parole, una città ricca come Segrate dispone delle strutture e dei servizi pubblici locali che si merita e che i suoi cittadini hanno il diritto di attendersi? L'immagine di Segrate pubblica è all'altezza dell'immagine privata? La risposta la danno le nostre esperienze, ciò che appare sulla stampa locale, quello che segnalano i cittadini, ad esempio quelli che si sono messi in rete aderendo a Segrate Domani. E cioè, in breve: la qualità complessiva delle strutture e dei servizi comunali a Segrate per molto tempo ha lasciato molto a desiderare. Anche negli ultimi quindici anni di amministrazione di centro destra per troppo tempo non si è vista la ricerca di una qualità adeguata. Solo recentemente c'è stata una rincorsa, di per sè positiva ed apprezzabile, al miglioramento della qualità delle strutture, dei servizi, insomma alla qualità della vita. Segrate è sicuramente cambiata e tuttavia non siamo ancora all'altezza dell'immagine complessiva delle città "belle", vivibili, pulite, ordinate, efficienti con le quali Segrate, per le caratteristiche che possiede, deve confrontarsi, e cioè il meglio che c'è non solo in Italia ma anche in Europa. Segrate non ha, ad esempio, delle aree a traffico limitato, riservate alla vivibilità pedonale o ciclabile, come invece hanno da tempo città vicine come Cernusco e Pioltello. E sarà complesso e tardivo crearle adesso. Ciò è frutto di errori urbanistici gravissimi, compiuti anche nel più recente passato, rispetto ai quali occorre un immediato drastico cambiamento.
Paolo Micheli - Segrate Nostra |