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E alla fine scrisse Maroni PDF Stampa E-mail
Scritto da Paolo Micheli   
Martedì 01 Settembre 2009 12:22

La circolare 10307 sugli autovelox che il ministro Maroni ha fatto uscire nel caldo di agosto è, secondo gli addetti ai lavori una piccola rivoluzione. Detta alcuni semplici principi:
1.    gli autovelox vanno messi solo dove servono davvero e cioè dove ci sono tanti incidenti.
2.    sarà la Polizia Stradale a “coordinare i servizi di prevenzione e repressione” (leggi: decidere dove vanno messi e dove no)
3.    Prefettura e conferenze provinciali dovranno garantire che il coordinamento tra Polizia Stradale e Polizie Locali venga fatto davvero
4.    le postazioni, fisse o mobili che siano, dovranno essere visibili e segnalate.


Al di là di questi aspetti tecnici, il messaggio che viene è chiaro: maggiore trasparenza nell’opera di prevenzione e basta con gli “agguati” insensati, messi in opera in teoria con le migliori intenzioni di impedire comportamenti pericolosi ed incidenti, in pratica col risultato di punire anche una gran massa di autisti “normali” e arricchire le casse, soprattutto comunali.

Il Comune di Segrate ha utilizzato solo saltuariamente gli autovelox. E a ragione, considerato che di solito il problema per l’autista segratese è mantenere almeno la velocità dei ciclisti. Invece come ben sappiamo, il nostro comune è stato pesantemente coinvolto, anche come immagine, nella vicenda dei T-red,  i rilevatori automatici dei semafori.

Non abbiamo l’impressione che dalla vicenda emergeranno responsabilità tecnico-amministrative di un qualche rilievo.
Pensiamo invece che sia già emersa una grave responsabilità politica: quella di non aver fermato tutto dopo i primi risultati dalla attivazione della rilevazione con telecamere quando si è visto che erano migliaia gli autisti che incappavano in millimetriche trasgressioni.
Noi conosciamo molte persone “vittime” dei T-red, in particolare nell’incrocio “agguato” Cassanese-Monzese: sono normalissimi cittadini che ogni giorno cercano di tornare a casa in fretta dopo aver traversato città e periferia lavorando di freno e frizione e che hanno diritto ad una prevenzione efficace ma sensata, non fatta sparando nel mucchio.

 

 

Paolo Micheli - Segrate Nostra